Se dovessi esprimere con una parola quello che mi porto nel cuore pensando all’8 marzo 2018 direi: “EMOZIONI”.
Dopo tanti giorni di pioggia, finalmente il sole ha fatto capolino dalle finestre spalancate ed i suoi raggi, penetrando dal portone della chiesa, invitavano “le persone del quartiere” ad entrare.
E così seduti in cerchio, mi sono ritrovata accanto ad uno “sconosciuto”, mentre la psicoterapeuta Roberta Felsani ci esortava ad esprimere le nostre emozioni…forse è stata l’atmosfera magica o forse un filo invisibile che ci teneva legati, a trasformare l’imbarazzo iniziale in un’apertura verso “il nuovo amico”. Ci siamo ritrovati a parlare delle nostre vite, come si faceva anticamente intorno ad un braciere e ci sono venute giù le lacrime, sono affiorati sorrisi e sono nate amicizie…
E così seduti in cerchio, mi sono ritrovata accanto ad uno “sconosciuto”, mentre la psicoterapeuta Roberta Felsani ci esortava ad esprimere le nostre emozioni…forse è stata l’atmosfera magica o forse un filo invisibile che ci teneva legati, a trasformare l’imbarazzo iniziale in un’apertura verso “il nuovo amico”. Ci siamo ritrovati a parlare delle nostre vite, come si faceva anticamente intorno ad un braciere e ci sono venute giù le lacrime, sono affiorati sorrisi e sono nate amicizie…
…poi seguendo il ritmo del nostro cuore abbiamo “vibrato” con la Musicoterapia di Rosanna Forges e TIziana, che ci hanno coinvolto in una comunicazione del nostro corpo appagante e liberatoria.
Nella pausa pranzo seduti attorno al tavolo come una famiglia, abbiamo assaporato “chello ca’ ce steve”, tra cui un ottimo rustico della nostra Rosaria Porcelli.
Nel frattempo si è unita a noi l’avvocatessa Elisabetta Capodilupo che ci ha dato ottime e costruttive informazioni circa la “Legge sul consenso della Terapia e i diritti delle Coppie di Fatto in caso di ricovero ospedaliero”.
Nel frattempo si è unita a noi l’avvocatessa Elisabetta Capodilupo che ci ha dato ottime e costruttive informazioni circa la “Legge sul consenso della Terapia e i diritti delle Coppie di Fatto in caso di ricovero ospedaliero”.
Intanto, come nella canzone “aggiungi un posto a tavola”, ci hanno raggiunto sempre più amici…tra cui la nostra artista Rosaria Viglione che ci ha portato la sua meravigliosa creazione: “La Bambola Parky”, il simbolo della nostra festa e guardandola ho pensato che rispecchiava esattamente la sua creatrice: una donna giovane e coraggiosa, con lo sguardo sognante che ha deciso di affrontare la vita da vera guerriera !
La bambola, come una vera “star” è stata la protagonista degli scatti del nostro amico fotografo Vic Parky, il quale, seguendo un’emozione, si è ritrovato a raccontarci la sua storia ma sempre con tanta ironia.
Ci ha raggiunto il chitarrista Rosario Rienzo che, insieme all’artista Barbara Lombardi con i suoi tamburelli, hanno saputo coinvolgerci in canti e balli, dapprima timidi, poi sempre più scatenati ed emozionanti.
La parola, poi, è passata alla sorridente Ginetta Caiazzo, la quale con semplici parole ci ha parlato di Pensioni e Proroga “Opzione Donna”.
A conclusione della serata, è stata sorteggiata la bambola, fra tutti coloro che avevano acquistato un gadget dell’Associazione, e la “fortunata” è stata Annarita, una nostra cara e coraggiosa socia.
Tra sorrisi e stanchezza, infine, abbiamo smontato tutto e siamo tornati a casa, arricchiti da una festa che ci ha donato emozioni positive.
Ringrazio Filippa Santoro per aver ideato la giornata.
MARINA AGRILLO, fiera di essere socia Parkinson Parthenope dal 2016