“Nessuno resta solo col suo Parkinson”…
è con questa frase presa a prestito da Claudia Milani di A.I.G.P. che posso spiegare quello che è successo in questo lungo periodo di lockdown che ci ha costretti a restare a casa per evitare il diffondersi del contagio.
Alcune associazioni hanno organizzato delle classi virtuali centrate sul movimento o incontri a tema con domande aperte al pubblico. Ed io ogni giorno sono entrata “virtualmente” nella casa di qualcuno. Mi sono sentita meno sola, meno isolata ed ero contenta di collegarmi per poter rivedere, anche solo attraverso un piatto e freddo schermo, i miei amici che non potevo incontrare.
Ho conosciuto tantissime persone ed ho potuto sperimentare discipline sportive che non avrei mai pensato di fare realmente.
Mi sono mancati ovviamente tutti gli abbracci, le strette di mano, le carezze ed i baci. I “contatti umani” quelli non si possono simulare, ma l’energia e l’affetto che sentivo attraverso gli sguardi, i sorrisi e le parole, quelli mi sono arrivati dritti al cuore.
Qualche giorno fa ci è venuta un’idea: non è ancora possibile fare assembramenti, ma non è vietato riunirsi in piccoli gruppi con le dovute distanze e precauzioni, così è nato il gemellaggio tra l’Associazione Parkinson Parthenope e l’Associazione ParkinZone onlus.
E così stamattina le Dance Well teachers Carlotta Bortesi e Cinzia Franchi ci hanno regalato una meravigliosa classe di danza, ma questa volta non dalla loro casa ma direttamente dagli Horti Farnesiani.
E la prossima volta toccherà a noi da Napoli, ci collegheremo da un posto altrettanto suggestivo insieme a Claudia Ronchi e Lorena Coppola, le nostre insegnanti Dance Well per offrirvi una classe altrettanto meravigliosa.
Stamattina per me è stato un po’ come essere lì, con i canti degli uccellini, ho visto roseti e fontane e mentre ascoltavo la musica di Vivaldi, mi sono sentita sbocciare come una rosa, ho immaginato di danzare leggera in quel meraviglioso giardino.
Ringraziamo Andrea Schiappelli per averci accolti nel Parco Archeologico del Colosseo, Elena Ferrari per averci guidato nei suoi giardini, Luca Berti e Cinzia Franchi per aver curato la regia insieme ad Andrea Spila.
Volevo ringraziare soprattutto Marinella Modugno, il dottor Nicola Modugno e Filippa Santoro senza i quali tutto questo non esisterebbe.