Vi riportiamo il parere del Prof. Alessandro TESSITORE,
coordinatore del nostro Comitato Scientifico, neurologo responsabile del Centro Parkinson e disordini del Movimento del Centro Studi della Campania “L. Vanvitelli”:
Sono un Neurologo, non un Virologo o Epidemiologo. Mi occupo in prevalenza di malattia di Parkinson che nell’80% colpisce pazienti al di sopra dei 65 anni. Non sono certo un medico in prima linea come alcuni miei colleghi ma sento l’obbligo di chiarire, viste le numerose richieste, che la malattia di Parkinson NON espone i pazienti ad un maggior rischio di contrarre l’infezione da Coronavirus ne’ ad una maggiore incidenza di complicazioni in assenza di altre patologie croniche non adeguatamente controllate.
Le terapie farmacologiche anti-Parkinson NON abbassano le difese immunitarie. La durata della malattia è sicuramente un fattore da tenere in considerazione per una ovvia maggiore fragilità del paziente più anziano.
Quali sono allora i giusti comportamenti da adottare? … quelli consigliati dal Ministero della Salute. Evitare luoghi affollati, assembramenti o contatti ravvicinati con persone con sindrome influenzale acuta… ma non privarsi del gusto di una passeggiata all’aria aperta o dell’attività fisica regolare che può essere svolta anche a domicilio seguendo le indicazioni riportate nella APP “NOIParkinson” consigliata dalla Fondazione LIMPE e scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi IOS o Android.
La cautela è d’obbligo ma non consentiamo al virus di fare più danni del previsto …. evitando di curarsi o procrastinando i controlli programmati per la gestione della vostra patologia. Se impossibilitati a raggiungere gli ambulatori dedicati per disposizione delle autorità competenti… sentite il medico di famiglia ed il vostro neurologo di fiducia che sapranno consigliarvi al meglio.
Alessandro Tessitore